Trombino: «Vi racconto il mio record. A Fiorino vorrei stringere la mano»
I record sono fatti per essere battuti. Ma quando questo avviene, è anche normale che il tutto sia celebrato degnamente. Soprattutto quando si tratta di un primato così longevo come quello fissato nel 1994 da Mimmo Fiorino con la maglia della Palmese che, in quel campionato d’Eccellenza, riuscì a segnare ben 30 reti. Domenica scorsa, com’è ormai noto, il record è stato superato da Alfredo Trombino, che finora di reti ne ha firmate 31. E con il formidabile numero 10 della Morrone abbiamo parlato proprio di questo.
Trombino innanzitutto complimenti per il suo primato. Ma dica la verità, si aspettava ad inizio stagione di segnare così tante reti?
«Sono partito con l’obiettivo di dare il meglio di me e di segnare molti gol. Non pensavo di farne così tanti, perché 31 gol sono davvero un’enormità (e ci sono ancora due partite da giocare, ndr). Sono ad ogni modo felicissimo di aver raggiunto questo grande traguardo».
Cosa rappresenta per lei aver battuto un record che durava da così tanto tempo? E come ha festeggiato il traguardo?
«Aver battuto un record che durava da 28 anni è motivo di orgoglio. Sono contento, come detto ad inizio stagione non ci avrei mai pensato. Adesso mi sto godendo il momento e al campo abbiamo festeggiato in maniera semplice, stappando una bottiglia. Spero sia di buon augurio per me e per tutta la squadra».
C'è qualche dedica particolare da fare?
«La dedico interamente alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei compagni di spogliatoio. Non dimentico certamente la società, l’allenatore e lo staff che mi hanno permesso di raggiungere questo obiettivo».
Conosceva, almeno di fama, Mimmo Fiorino come calciatore? Ha un messaggio per lui dopo avergli strappato il record?
«No, sono sincero, non lo conoscevo. Però tutti coloro che mi hanno parlato di lui me lo hanno descritto come un grande attaccante. Ma d’altronde se ha segnato tutti quei gol, un motivo ci dev’essere. E soprattutto io so bene quanto sia difficile segnare in un campionato come l’Eccellenza. Un giorno mi piacerebbe conoscerlo e magari potergli stringere la mano».
L'obiettivo del secondo posto è alla portata. Ma con quale spirito la Morrone affronterà i play-off?
«L’obiettivo, dopo aver raggiunto la salvezza, è cambiato. Ora è diventato il secondo posto, soprattutto dopo aver visto l’andamento del Locri che ha fatto un campionato a parte. Affronteremo i playoff con lo spirito che ci ha contraddistinto in campionato: la consapevolezza di essere una grande squadra, convinti di potercela giocare con tutti».
Quali sono le sue condizioni? Dopo essere uscito malconcio dalla partita di Isola Capo Rizzuto la vedremo regolarmente in campo domenica contro il BocaMelito?
«Ho abbandonato il campo per una contusione, ma ho recuperato e dovrei proprio esserci salvo imprevisti».