Stranges: «Archiviamo il ko, concentriamoci sulla Reggiomed. Non conta la carta di identità»

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Secondo ko consecutivo per la Morrone che è caduta davanti ai propri tifosi contro il San Luca. I granata, nonostante il vantaggio firmato da Cardamone, non sono riusciti a muovere la classifica. Così Stranges sulla rimonta dei giallorossi. «Innanzitutto faccio i complimenti a Mirko per il bel gol - esordisce - Per ciò che riguarda la sconfitta evidenzio i meriti degli avversari e anche un po’ i demeriti nostri, che ci siamo fatti trascinare sul loro terreno di “battaglia” preferito. Dopo un inizio timido sono riusciti infatti a far valere fisicità e rabbia agonistica. A noi è mancata la convinzione di insistere nel palleggio, ma obiettivamente era molto difficile. Rispetto alla finale di Coppa Italia da una parte c’era un Catania in più e dell’altra un Nagore in meno. Per noi è una pedina insostituibile».

Il tecnico granata ha dato fiducia ai suoi giovani calciatori, scegliendo di schierare cinque elementi under. Uno di questi, come detto, aveva centrato il bersaglio grosso in apertura di gara. «Io tendenzialmente, e nei limiti del possibile, do fiducia a chi dimostra di meritarlo. Il lavoro settimanale è sacro - aggiunge - da lì traggo gli spunti per comporre la formazione di partenza. La carta d’identità non mi interessa, i nostri giovani mi danno tante garanzie e la rete di Cardamone è solo la dimostrazione che la fiducia è ben riposta».

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Nonostante la sconfitta, la Morrone occupa ancora il quinto posto in classifica. Vale a dire l'ultimo utile per poter partecipare alla post-season. «Non è il momento di guardare la classifica - sentenzia l’allenatore della Morrone - Dobbiamo riprendere a lavorare con la voglia e l’entusiasmo di sempre. La stagione è lunga e molto dura, nello spogliatoio e in società c’è tutta l’intenzione di continuare a fare bene. Spero di recuperare gli infortunati e di riprendere il cammino nel miglior modo possibile».

Domenica prossima all'orizzonte si prospetta il match in casa della Reggiomed, l'altra formazione di vertice. «E’ un secondo step molto ostico - chiude Stranges - Ci aspettano 90’ complicati, ma eravamo consapevoli del coefficiente di difficoltà del nostro girone di ritorno. L’auspicio è di replicare la prestazione maiuscola dell’andata. Abbiamo le potenzialità per poterlo fare».