Risoli: «Alla Morrone per perfezionarmi. Essere qui mi inorgoglisce»

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La Morrone ha scelto Pierpaolo Risoli perché crede nelle qualità di un ragazzo del 2001. Selezionarlo per un ruolo delicato, quello del portiere, è stato compito del ds Principe e del responsabile dei numeri uno Isidoro Marchese. «Ho accettato di indossare la maglia granata - spiega il giovane pipelet - perché sono convito di crescere e di poter aiutare la squadra a farsi valere in una stagione che si annuncia avvincente. Aver ricevuto la telefonata del direttore mi ha inorgoglito, specialmente in relazione alla mia età».

Risoli ha esordito nell’ultimo campionato a margine di un percorso nei tornei giovanili. «L’anno scorso ho militato in Eccellenza allo Scalea. Ho collezionato dieci presenze e mi sono fatto un’idea precisa della categoria: è complicata, ma alla Morrone non manca niente per fare bene».

Nei match amichevoli contro il Crotone e il Cosenza ha guidato la retroguardia facendosi sentire. Non è certo la voce a mancargli, in più cura molto i dettagli della parata. «Quando sono tra i pali mi piace dare le giuste indicazioni ai compagni - ammette - Dobbiamo aiutarci a vicenda perché io voglio farlo con loro e vorrei loro lo facessero con me».

A partire da domani pomeriggio si metterà a disposizione del tecnico Lorenzo Stranges e vivrà il ritiro dei granata a San Fili. Risoli ha la testa sulle spalle e conosce bene il cammino da seguire alla Morrone. «Devo perfezionarmi sotto tutti i punti di vista - conclude - Devo farlo fisicamente, atleticamente e tecnicamente. Sono giovane e ritengo che sia fondamentale restare umili per poter migliorare e dimostrare così il proprio valore».