Verduci: «Voglio una Morrone che si diverta giocando. Il torneo U17 Elite è di alto livello»
Giuseppe Verduci, allenatore della Morrone Under 17, era presente a Catanzaro per ricevere la Coppa Disciplina e per la stesura dei calendari. La sua squadra l’anno scorso ha messo in mostra un calcio frizzante e, aspetto più importante, ha dato la possibilità a diversi ragazzi di mettersi in evidenza. Gli esempi che calzano meglio sono quelli di Piero De Rose e Gianmatteo Aiello: entrambi aggregati in pianta stabile in prima squadra, il terzino ha addirittura esordito da titolare in Eccellenza.
«L’augurio - spiega Verduci - è quello che il lavoro iniziato a settembre 2018, dove ci presentammo ai nastri di partenza con l’età media più bassa, possa dare i suoi frutti. I ragazzi hanno sulle spalle un anno di esperienza e, cosa non di secondaria importanza, lotteranno con i pari età». L’allenatore guida da tempo un collettivo di cui conosce ogni pregio e tutti i difetti. «Questo gruppo due stagioni fa sfiorò il titolo regionale Giovanissimi, quando il sognò sfumò solo ai calci di rigore. Nello scorso campionato, grazie al sacrificio, si è completato un ulteriore step di crescita. L'augurio che rivolgo alla squadra è di veder ripagati la domenica i sudori spesi negli allenamenti. Mi piacerebbe vederli giocare a calcio divertendosi, senza l'assillo assoluto della vittoria. Sono del parere che esprimendosi bene sul rettangolo verde, il resto verrà da sé».
Verduci avrà a disposizione elementi classe 2004 provenienti dal campionato Giovanissimi. «Non ho nessuna remora ad affermare che saranno tutti importanti e in grado di dare il loro contributo. C’è da consapevolizzare, però, che il salto nella nostra selezione U17 è notevole. Passeranno da una competizione regionale, come quella U15, ad un girone Elite dove per qualità e forza muscolare la differenza è marcata. Ho già detto loro che ci sarà da stringere i denti soprattutto sotto l'aspetto fisico».
Chiusura dedicata alle aspettative della Morrone. «Nonostante sia un campionato giovane, nel senso che sono solo tre anni che si svolge, è di certo un torneo molto competitivo al pari delle due precedenti edizioni. Oltretutto l'ingresso di società blasonate, come ad esempio il Locri, alzerà il livello di competitività e il grado di difficoltà. Affermo ciò - taglia corto Verduci - senza dimenticare compagini come il Forza Ragazzi, da due anni in testa al girone, o la Segato che ha sempre portato ai nastri di partenza undici di grande spessore».