Pansera: «Morrone, prendiamoci i play-off. Fondamentale la vittoria sul Soriano»

Forse il suo è uno dei nomi meno “alla moda” se si pensa ai calciatori della Morrone. Ma con le prestazioni, con il lavoro e con il suo modo di interpretare il proprio ruolo, non solo in campo, ma anche nello spogliatoio, è diventato in poco tempo uno dei segreti di questa squadra. Stiamo parlando di Lorenzo Pansera, difensore classe 2000, che quest’anno sta trovando la propria consacrazione in maglia granata dopo le due stagioni bloccate dal Covid-19 nelle quali comunque aveva trovato sempre discreto spazio finché si è continuato a giocare.

Lei e Bilotta siete una delle coppie difensive più affiatate del campionato d’Eccellenza. Quali sono i vostri segreti e come giudica il suo percorso alla Morrone? «Sono qui dal primo anno di Eccellenza. Ho toccato con mano la crescita della società e anche mio. Il rapporto con Bilotta non ha segreti, se non l’amicizia e una complicità spontanea che dura dai tempi del settore giovanile del Cosenza».

Una Morrone che sta facendo bene in un campionato nel quale comunque il Locri sta viaggiando a velocità doppia di tutte le altre. «Il Locri è una squadra eccezionale che non può non impressionare chi gli gioca contro. Ha un organico veramente forte e sono organizzati in ogni parte del campo. Tra l’altro con loro ci gioca anche l’attaccante più forte che ho avuto modo di incontrare quest’anno: parlo di Carella. Davvero difficile da marcare».

Domenica scorsa siete tornati alla vittoria su un campo difficile come quello del Soriano. Lei ha giocato un’altra grande partita: «E’ stato fondamentale vincere sul terreno di una squadra ostica come il Soriano. Ora dobbiamo trovare di nuovo continuità, fermo restando che gli incidenti di percorso capitano a tutti in un anno. Il nostro obiettivo resta sempre quello di centrare i playoff ed i tre punti ottenuti domenica potrebbero essere fondamentali».

Com’è il suo rapporto con mister Infusino e con chi ha legato di più quest’anno tra i suoi compagni di squadra? «Il mio rapporto con il mister è bello. Lavoriamo da tre anni insieme ed è molto disponibile, si raccomanda sempre però di gestire al meglio le varie fasi della partita ed è uno che cura anche i più piccoli dettagli. Per quel che riguarda lo spogliatoio ed i compagni di squadra, diciamo che sono arrivato alla Morrone che ero davvero uno tra i più piccoli. Oggi invece ho già maturato un po’ di esperienza che mi permette già di dare qualche indicazione ai più giovani. Il mio carattere mi permette di interagire con tutti, ma considerato che arriviamo dal Cosenza Calcio il legame con Misuri, Cardamone e Nicoletti è particolare».

Come immagina infine il suo futuro sportivo? «Il mio obiettivo personale è crescere ancora e cullare l’ambizione di giocare in categorie superiori, magari con la Morrone. Devo ammettere che per me il calcio non sarà mai solo un hobby, considerato che lo faccio sempre con passione e con orgoglio nonostante abbia un lavoro a cui pensare».